Paolo Montalto PALMI – Nei giorni scorsi, il sen. Pietro Milio, dell Lista
Pannella, ha fatto visita al carcere di Palmi. L'iniziativa è rientrata
nell'ambito di un ampio «giro» nelle carceri italiane, realizzato allo scopo
di monitorare la situazione esistente. La conclusione è stata la redazione di
una interpellanza su un tema, oggi tra i più dibattuti. Accompagnato
dall'avv. Enrico Paratore (esponente provinciale dello stesso Movimento) il
sen. Milio, a conclusione della visita ha focalizzato una situazione carceri
in Italia che ha definito «esplosiva». «La mia attività – ha detto Milio
– è stata proprio quella di monitorare la situazione nelle carceri, e
cercare alla fine di convincere le forze politiche della necessità di far
qualcosa». Quale l'indicata situazione statistica esistente? «Il
sovraffollamento – ha detto – è oltre ogni limite di guardia. Al 30
aprile, i detenuti presenti erano più di 50mila, "accatastati" in
strutture che ne potrebbero ospitare non più di 40 mila. Quasi 25 mila sono
denuti in attesa di giudizio, 18 mila i tossicodipendenti, 3 mila i malati di
Aids, più di 13 mila gli extracomunitari. Nonostante siano 18 mila circa i
detenuti con pene inferiori ai tre anni, sono solo poco più di mille i
detenuti che hanno usufuito dei benefici della legge Simeone, e, nell'ultimo
anno, sono diminuiti quelli che hanno usufruito delle misure alternative
previste dalla legge Gozzini. E tutto ciò, nonostante l'Italia sia il Paese
europeo che ha il numero più basso di detenuti evasi durante la fruizione dei
benefici».
– Quale la situazione-carceri nella provincia reggina? «Ci sono strutture
carcerarie costruite ex-novo e non ancora utilizzate – ha detto l'avv.
Paratore –, come, ad esempio, a Laurena di Borrello e Oppido Mamertina.
Molte di queste addirittura non saranno mai attivate. Anzi, ritenendole
strutture non più utilizzabili, saranno consegnate ai Comuni. Si tratta
quindi di miliardi spesi in modo non proficuo; tutti soldi che avrebbero
potuto essere impiegati diversamente, se solo si fosse attuata una corretta
pianificazione». Su iniziativa del sen. Milio, la Lista Pannella ha proposto
due disegni di legge. Con il primo si vuole rendere automatica la liberazione
anticipata, senza l'intervento del magistrato di sorveglianza, qualora vi sia
il parere favorevole dell'amministrazione penitenziaria (al Magistrato si
ricorrerebbe solo in caso di parere negativo). Per la Lista Pannella si
eviterebbero «ore e ore di lavoro di magistrati, cancellieri, forze
dell'ordine, personale penitenziario», e si guadagnerebbe per il rispetto dei
diritti umani. Il secondo propone la concessione dell'indulto in luogo
dell'amnistia. È previsto, tra l'altro, che l'indulto sia revocato qualora «chi
ne abbia usufruito, commenta, entro cinque anni, un delitto non colposo,
riportando una condanna non inferiore a due anni». Il sen. Milio ha
presentato un'interpellanza parlamentare al ministro della Giustizia, su tema
delle carceri. Segnalando, nella premessa, l'esistenza, a Laurena di Borrello,
di un carcere, costato circa sette miliardi, idoneo a ospitare 36 detenuti,
ancora mancante degli arredi interni, e mai consegnato, nonché lo stato di
tensione ed esasperazione nelle carceri italiane negli ultimi periodi. Il
parlamentare ha poi chiesto al ministro di sapere «per quali ragioni detto
edificio non ancora utilizzato sia stato costruito in una sede dove l'Ufficio
di Pretura era stato soppresso già dal 1989, quale sia stata la ditta
appaltatrice e quali provvedimenti s'intendano adottare per rendere
utilizzabile la struttura». La richiesta è anche quella di sapere «se, e
quali altri carceri siano stati costruiti in Italia negli ultimi 10 anni, e
quanti risultino non ancora utilizzati», nonché «quali siano state le ditte
appaltatrici, quali i costi e quali provvedimenti s'intende prendere per
rendere utilizzabili dette strutture».
|