Ancora un’aggressione alla
C.C. di Genova Marassi |
Il grave stato di
confusione ed ambiguità in cui versano l’amministrazione penitenziaria e i suoi
organi Centrali e periferici, sempre più distanti dai problemi di sicurezza
delle strutture carcerarie e di quella individuale del Personale di Polizia
Penitenziaria che lavora al loro interno, non è più sostenibile.
Il susseguirsi dello stato
d’agitazione del Personale, ormai giunto sull’orlo della disperazione, il dovere
accettare provocazioni, minacce, insulti al Corpo e alla propria persona, è
ormai all’ordine del giorno, ed è in questo clima che denunciamo l’ennesima
aggressione ad un nostro collega colpito improvvisamente e violentemente da un
detenuto all’interno delle sezioni detentive del carcere di Marassi nei giorni
scorsi.
L’Agente, al quale sono
stati repertati numerosi giorni di prognosi a dimostrazione di come sia stato
estremamente violento il contatto con il detenuto aggressore, era – come si
verifica da troppo tempo e come da troppo tempo denunciamo come S.A.P.Pe. –
l’unico addetto alla custodia di circa 100 detenuti.
A Marassi, è opportuno
ricordarlo, è stata accertata dagli Uffici dipartimentali una carenza di Agenti
nell’ordine delle circa 150 unità!!!
A voi le conclusioni.
Dov’è la tanto
sospirata sicurezza per gli operatori di Polizia Penitenziaria nonché di tutto
l’Istituto?
Questo Sindacato Autonomo
di Polizia Penitenziaria S.A.P.Pe. comunica che permane lo stato di agitazione
del Personale, che – tra le altre gravi difficoltà - continua a non vedersi
retribuito il lavoro straordinario effettuato proprio per la carenza di Agenti e
che esso permarrà fino a quando non saranno presi tempestivi e seri
provvedimenti da parte del Ministro della Giustizia Castelli, dal Capo del
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, presidente Giovanni Tinebra, e
dal Provveditorato Regionale della Liguria.
Ricordiamo di non aver
dimenticato, la scala ormai lunga legata ad una serie d’aggressioni ai
poliziotti Penitenziari, della Casa Circondariale di Genova Marassi che con gran
sacrificio svolgono il loro compito istituzionale, poco riconosciuto.
Il SAPPe non può stare
inerte davanti a tali fatti, ed è giusto che ognuno – Ministro della Giustizia
per primo – si assuma le proprie responsabilità!!!
Genova, 24.11.2001
Il Segretario
Locale S.A.P.Pe. – SALARIS Gian Piero
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